I chunks

In psicologia cognitiva i chunks sono blocchi di informazioni collegati insieme in base al significato o uso. Chiariamo con un esempio: quando si guida, compiamo una serie di azioni (premere l'acceleratore, scalare marcia, controllare gli specchietti,..) che, per chi guida da un certo periodo, avvengono naturalmente e quasi inconsciamente. Questo è possibile in quanto le singole attività si sono legate in unico blocco di informazioni, un chunk appunto, richiamabile in modo rapido ed economico dal punto di vista cerebrale dalla memoria a lungo termine.

In ogni attività fisica o mentale che sia si può evidenziare questo metodo di organizzazione del materiale: basti pensare ad un nuotatore, ad un ginnasta o ad un musicista i quali eseguono i movimenti in perfetta armonia e in maniera inconscia.

Vediamo che cosa avviene fisicamente nel nostro cervello in modo da capire il meccanismo che sta alla base dell'apprendimento e della memorizzazione efficace. 

Quando stiamo apprendendo nuove informazioni, queste vengono inizialmente stoccate nella memoria di lavoro che è piuttosto limitata: attualmente, secondo le ultime ricerche in campo delle neuroscienze, abbiamo la possibilità di utilizzare 4 slot di memoria, 4 'caselle' dove vengono sistemate e manipolate le nuove informazioni (e che si discosta dal famoso e ottimistico numero di Miller di 7 più o meno 2 - per un approfondimento sulla memoria di lavoro rimando a questo articolo).

Se le informazioni da trattare sono più di 4 , il nostro cervello è costretto o a eliminare una informazione o ad archiviarla momentaneamente nella memoria a lungo termine. Con il processo del chunking invece, riusciamo a fondere e legare insieme le informazioni in un unico blocco, un chunk appunto, che occupando un solo slot di memoria consente di utilizzare gli slots liberi della memoria di lavoro.
Il chunking ha quindi lo scopo di migliorare la ritenzione a breve termine del materiale e aggirare così la capacità limitata della memoria di lavoro. Una volta formato, il chunk viene depositato nella memoria a lungo termine e tramite l'esercizio e la pratica costanti, può essere qui mantenuto per lunghi periodi di tempo.

Tornando all'esempio precedente, un guidatore esperto avrà idealmente uno slot della propria memoria di lavoro occupato dal chunk che si occupa della guida e 3 slots liberi da dedicare ad altre attività.

Quindi di fronte ad una nuova situazione, si apprendono le informazioni e si fondono insieme per costituire i chunksal verificarsi di situazioni analoghe la risposta sarà sempre più immediata e precisa in quanto non sono le singole azioni ad essere richiamate ma il chunk intero.

Sebbene come già evidenziato la pratica del chunking avvenga in modo spontaneo grazie principalmente alla pratica, vedremo nei prossimi articoli come forzare la mano in modo che questa tecnica avvenga rapidamente ed in modo sistematico.


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