Modalità diffusa e focalizzata nella pratica musicale


Come in ogni altra disciplina, nella musica è fondamentale l'alternanza tra le due modalità focalizzata e diffusa per massimizzare l'apprendimento.

La pratica strumentale andrebbe quindi svolta in modo focalizzato (niente tv in sottofondo o distrazioni di qualsiasi tipo) prevedendo delle pause nella propria routine di studio in modo da poter sfruttare le potenzialità del pensiero diffuso. 
Possiamo infatti utilizzare la modalità focalizzata per gestire i concetti in modo sequenziale, razionale e analitico e la modalità diffusa per avere un quadro generale più ampio e creativo, come se facessimo un passo indietro per osservare da altre angolazioni il lavoro appena appreso e collegarlo ad informazioni di cui eravamo già in possesso.


Con una analogia nel mondo dell'arte, si può immaginare un pittore che si avvicina alla tela  per disegnare i particolari e curarne i dettagli, e poi se ne allontana di qualche passo per coglierne l'aspetto generale e averne una visione d'insieme.





In musica, il pensiero focalizzato ci fa capire la struttura di un lick o di una frase, ci fa intendere la successione delle note e la scala utilizzata. Il pensiero diffuso, vede la frase nel contesto, esamina dall'alto la composizione musicale e dà giudizi sulla stessa in modo intuitivo e personale. E' indubbia l'utilità di entrambi gli approcci: se manca la comprensione focalizzata del lick non sappiamo dove questo andrà utilizzato, se manca la creatività ed il giudizio diffuso il lick sembrerà fuori contesto o privo di senso e gusto artistico.

E' dimostrato inoltre che in modalità focalizzata vengono utilizzati per la comprensione dei meccanismi mentali già ben noti, che portano quindi nella pratica musicale a soluzioni già sperimentate e non originali; in modalità diffusa i concetti appresi vengono rielaborati e accorpati in modo creativo e inusuale, dando vita alla parte innovativa della produzione artistica.

E' familiare ad ogni musicista la difficoltà in alcuni casi di progredire nelle proprie composizioni che è dovuta solitamente ad un eccesso di pensiero focalizzato: i pattern risultano privi di originalità, per nulla creativi, banali.
Ogni musicista conoscerà inoltre piuttosto bene l'illuminazione artistica che improvvisamente si manifesta nei contesti più disparati (durante l'attività sportiva, durante il sonno o durante tutte le attività a basso carico intellettivo), nei quali l'ambiente disteso e rilassato favorisce lo sviluppo  del pensiero diffuso.

Nella pratica: 

  • Studia e applica nella pratica musicale i nuovi concetti in modo focalizzato, usa la tecnica del pomodoro o semplicemente pianifica frequenti pause
  • Quando non stai suonando non pensare alla musica, stacca la spina! E' assolutamente controintuitivo, ma è un passaggio fondamentale per incrementare la creatività, dal momento che consente al pensiero diffuso di fare il lavoro in background ricercando in autonomia soluzioni inattese e originali





     

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